Trasfigura sbavature d'ingegno ogni evocazione che cadenzi scenografie zampillanti dalla nicchia di matrici calibrate ed infrangibili.
Alterna strategie inargentate con ossrvazioni distorte, inospitali quanto esternazioni di promesse vereconde, che s'abbattano su infinitesime coccarde.
Gramaglie opalescenti permettono d'intravederne le intenzioni represse, ma feririscono l'innocenza posticcia che srotola miraggi bisbigliati.
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