giovedì 6 maggio 2021

INSULTI SFILACCIATI E STANCHI.









Insulti sfilacciati che, frasi convolute e titubanti mosse di gestualitá disusate, imprimono nel labirinto esistenziale, sempre stravolgono il ripetersi vaporoso delle usanze dondolanti, provocano la disfatta della recita che, turgidi tormenti, sistemano su vertici inafferrabili ed irriverenti.
Nel percorso di radiositá fragranti, smorzano sfumature di tepori lievi, mentre intrattengono circonlocuzioni contundenti, senza mai dedicarsi ad addomesticare l'assordante incipienza di remoti intrighi rivestiti di fumosa flemma.
Si perdono dietro alla porta d'un alibi barattato al vento, scandiscono pregiudizi metallici che avvalorano l'ardore di fardelli dispersi, destinati ad affondare nelle fauci di avventate malíe, o nella melma di eventi imprevedibili.
Ammutoliscono gli antichi ardori di cangianti cerbottane invaghite dal cantico d'un flauto amareggiato.





Nessun commento: