lunedì 16 dicembre 2013

CARLA , LA GUARITRICE .










Sinceramente non credo che la reputazione , che mi sono costruita qui , faciliti la credibilitá di argomenti che non siano direttamente legati alla prostituzione .
Forse dovrei dedicarmene in un altro Blog , appositamente concepito ed alimentato .
Ma sono convinta che Voi meritiate di condividere con me anche le esperienze piú illuminanti , non soltanto banali resoconti di sesso-a-pagamento !
Quindi - per favore - permettemi di affrontare oggi un soggetto apparentemente triste e complicato , quello della malattia grave , che puó condurre alla morte .
Non si creda che , in trent'anni di vita , non mi sia mai confrontata con seri problemi di salute .
Poco importa peró cos'ho patito io .
Piú interessante é quello che ho constatato intorno , nella cerchia ristretta di amicizie ed affetti piú cari .
Lí si sono verificate situazioni davvero difficili che , in passato , hanno duramente messo alla prova la mia consistenza morale .
Piú d'una persona che conosco é stata colpita da patologia dichiarata incurabile , o comunque maligna , a prognosi molto incerta .
Recentemente se n'é aggiunta un'altra alla lista .
Ora peró posseggo un arsenale potentissimo .
Cosí - in questo caso - non provo pena o altri sentimenti negativi , ma prevedo uno sviluppo positivo a breve termine .
Parto dal presupposto inconfutabile che , ogni " guarigione " , é frutto d'un processo d'auto-cura , senza il quale nessuna terapia puó dimostrarsi efficace .
La cosiddetta malattia altro non é che uno stato di disequilibrio - piú o meno passeggero - provocato da reazioni sbagliate nei confronti di pericolosi agenti , esterni o intrinseci al nostro patrimonio biologico .
È impensabile che qualcun'altro abbia il potere di raddrizzare la baracca , che noi stessi abbiamo lasciato degradare .
Ma non é disprezzabile l'aiuto che possiamo ricevere nei momenti di particolare bisogno .
Il problema - peró - é che moltissimi di noi sono condizionati dal proprio Ego , e non lasciano che prevalga la Logica Universale , in base alla quale poco conta l'individualitá .
L'Ego é molto furbo e capace di nascondersi dietro sofisticati paraventi , che ne giustifichino presenza ed importanza .
È inutile - quindi - credere di poter influenzare positivamente una persona ammalata , convincendola a parole ad auto-curarsi .
Cosí facendo , la s'inviterebbe a cadere nella trappola ideologica , a cui ognuno di noi s'aggrappa nei momenti d'apparente confusione e sconforto .
Rifiuterá sempre i discorsi di chi non venga accompagnato da specifiche prospettive mediche .
Invece di vedere dentro sé stessa quel barlume divino capace d'eliminare ogni male , cercherá disperatamente l'appoggio della Medicina , in tutte le sue forme .
Finirá per affidarsi , ciecamente , ad un Circo , la cui finalitá commerciale non é nemmeno ben dissimulata .
La speranza che la tecnologia piú avanzata fornisca la soluzione , le apparirá come l'unica àncora di salvezza .
Io - al contrario - penso che siamo TUTTI connessi a livello spirituale e possiamo influire reciprocamente , aiutandoci a risolvere problemi che si presentino .
E che , anche se la malattia che colpisce un individuo spesso deriva da comportamenti errati , non rappresenta una disgrazia .
È sempre un prezioso ausilio che permette di crescere , d'individuare prioritá importanti che , altrimenti , continueremmo a trascurare .
Soprattutto é una prova da superare , un motivo in piú per dare significato alla nostra vita terrena .
Ritornando al ruolo specifico di quando voglio assistere chi é ammalato , vi spiego come agisco .
Prima di tutto mi relaziono con questa persona - chiunque sia - dimostrando affetto e comprensione .
Applico quella che chiamo la " Cura dell'Amore " !
Ma metto in preventivo l'ipotesi che le mie intenzioni vengano travisate , o non completamente apprezzate .
Quello che m'importa non é ricavare orgoglio da comportamenti caritatevoli , ma far comprendere che nessuno é abbandonato a sé stesso , se sorgono difficoltá gravi .
Devo comunque ammettere che , quando mi metto amorevolmente a disposizione , non sono in grado d'innescare alcun processo positivo , che porti a migliorare le condizioni fisiche di chi assisto .
Per quello é necessario un cambio di scena ...
Devo calarmi nel luogo piú profondo che esiste in me stessa .
Ricorro all'auto-ipnosi o , almeno , ad una tecnica che mi permetta d'abbandonare i condizionamenti dell'ambiente in cui mi trovo .
Una volta raggiunto uno stato di completo rilassamento , il passo é breve : entro in diretto contatto con la parte spirituale del mio essere .
Capisco che non tutti voi condividiate certe mie credenze esoteriche .
Permetto a tutti di considerarmi una fanatica visionaria che racconta stronzate gigantesche , ma , a chi fosse interessato , confido d'aver trovata cosí la chiave che apre qualsiasi scrigno .
In pratica succede che , a livello spirituale , un messaggio parte da me e raggiunge la persona che spero si prenda cura di sé stessa .
La invito ad armonizzarsi , ad infondere pace ed amore in tutte le manifestazioni psichiche e fisiche , che costituiscono la sua realtá biologica .
Se é il caso , suggerisco di risanare qualche organo specifico , o ripristinare funzioni alterate dalla malattia .
Quasi sempre mi rivolgo alla composizione citologica , immaginandola come un meccanismo di auto-purificazione che , attraverso costante moltiplicazione cellulare , rappresenta una vera e propria " rinascita " .
Ricorro frequentemente a questo tipo di comunicazione tra esseri interdipendenti , quali tutti siamo in questo Universo .
Bastano pochi minuti , di solito due o tre volte al giorno : é come una medicina , da prendere per via eterea .
In ogni caso finora , giá dopo alcune " sedute ", sono venuta a conoscenza d'inconfutabili miglioramenti della salute della persona a cui mi stavo dedicando .
Sia chiaro che non m'attribuisco alcun merito , né m'aspetto manifestazioni di gratitudine .
Il mio ruolo é semplicemente quello d'indicare un metodo , né piú né meno di quello che faccio se , per la strada , qualcuno mi chiede indicazioni per raggiungere un luogo ben preciso .
Certo , é prematuro affermare che si tratti d'un metodo infallibile .
Anche perché esistono situazioni nelle quali una " conclusione funesta " é indispensabile per completare un processo prestabilito .
Non é in nostro potere allontanare anche solo d'un minuto la morte , intesa come abbandono dell'involucro corporale .
Ma sono convintissima che si possano scatenare meccanismi potentissimi , in grado di restituire la salute a chi si senta preparato a farne buon uso .
... Provare per credere !