martedì 8 settembre 2015

L'ESILIO ...









Difendiamoci da noi stessi , invece di temere piogge di meteoriti ed asteroidi invadenti .
È qui che respiriamo ossigeno ed azoto , non stiamo attraversando galassie a bordo d'una astronave .
Sgombrare la mente da sogni e fantasie , é necessario , quanto affrontare le banalitá quotidiane , e cercare di tollerarle .
Ma , un essere che si confini s'un pianeta poco significativo come questo , denota perniciosa ottusitá , influenza enormemente il risultato di tutte le sue azioni , precludendosi gran parte degli sviluppi edificanti .
Tranquillizziamoci :
- È possibile conciliare ogni necessitá bilogica con una profonda consapevolezza cosmica .
Per riuscirci , dobbiamo ammettere la nostra condizione d'esiliati !
Molti motivi possono avere determinato la sentenza d'un periodo di prigionía terrena .
Esiste sempre - peró - la certezza che finirá presto .
Sono l'impegno e gli sforzi applicati , che consentono la riduzione della pena , e ne mitigano la durezza .
Si tratta , comunque , d'una situazione scomoda e dolorosa , che contrasta con la finalitá d'integrarsi , in maniera completa , nell'ambiente sconfinato , fondendosi nel Tutto .
Inevitabilmente , genera sconforto e produce tristezza , vedersi tanto limitati e vulnerabili .
Si consideri , allora , che pochi e brevi giorni separano dalla liberazione , attimi impercettibili , a meno che non si voglia amplificarli , trasformandoli in supplizi senza fine .
È amando l'esilio , accettandolo come esperienza interessante e transitoria , che si creano le premesse affinché non si renda piú necessario .

                                                                                     Messaggio spirituale  del 20 Agosto .





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