domenica 23 agosto 2020

CALPESTII CHE SOTTOLINEANO ITINERARI DI SGUARDI









Pervadono il cosmo, calpestii che sottolineano itinerari di sguardi presi nel silenzio dei pensieri.
Sussurri avvelenati suggeriscono, allo strapiombo convulso, andarivieni, sconfinati quanto il languore di chi freme per possedersi.
Specchi frastornati concedono, a ombre dinamiche e provocanti, la malìa assorta di proposizioni corrotte.
Profumi eccellenti, annodano parabole increspate con filo d'alfabeto emotivo, ragguagliano i passi vanesi, che scavalcano il confine del rugiadoso vortice accarezzato dal disgelo prematuro.
Senza premura, trascendono la patina persitente, che la memoria deposita su gocce distillate da inarrestabili vibrazioni e criptiche polveri d'istinto.
All´orizzonte dei colori, si stagliano inspiegabili strappi di sottigliezze ricorrenti, mentre l'accozzaglia degli istinti scivola sul tintinnìo luccicante di umori rivitalizzati e sconquassi succinti. 






lunedì 17 agosto 2020

I TUMULTI DI RICHIAMO PRIMORDIALE











Tasselli intercambiabili, che intervengono sulla scena esistenziale quando l'incomprensione predomina, i tumulti di richiamo primordiale costituiscono fermento assertivo, sopperiscono a miriadi d'incertezze ed illazioni, per asserire una logica emotiva, che rammendi lacerazioni in corso di progressivo aggravamento.
L'essenza dell'elasticitá che li caratterizza, é mossa da istintive armonie, impossibili da diluire nel vuoto cosmico, s'amplia nel profondo d'ondositá eteree, accarezza espansioni oscillanti alla ricerca d'una via di fuga.
Oblitera istanti assillati, memorizza e condivide sovraccarichi sottratti a qualche inezia, li cosparge di sollievo, proponendo brio e vivacitá al tracciato di tipologie destinate a produrre soltanto gratuiti sbigottimenti.
Ricrea a forza l'ascolto controvento di sghembe retrovie e longique memorie, rimestate d'assordante giudizio, intrise di paradossi abrasivi e torbidi.
Espone al vento della concordia fili d'erba intinti in pozioni sedative, da sempre custoditi nella penombra di pensieri allineati, indotti da concatenazione perniciosa.








 

martedì 11 agosto 2020

SINERGIE CHE ASSECONDANO ISTINTI ESAGITATI











Intraprendenti sinergie, che assecondano la distillazione d'istinti esagitati, possono sussurrare aliti roventi per smussare anche i declivi piú vertiginosi, ma raramente ammansiscono le sfumature rimodellate, che attimi vissuti all'ombra di selvaggia irruenza coltivano come chiazze di fiori urticanti.
Discostano appigli blindati, spremendo dal silenzio invadente nettari irrequieti, capaci d'alterare l'essenza di amari soggiorni tracimati in tempi bollenti.
In vaghe solitarie pozze di liquami altamente tossici, sciolgono i lacci del destino, disperdono oblunghe impronte, rimasugli di stropicciati passatempi e sapienza incontrollata.
Soggiornano in osservazioni ottuse, alimentadosi d'attriti indecenti, concentrici, tentando di scalzare la dolcezza dal profondo d'emotive voluttá.
Accecano occhi languidi stilettandoli con esorbitante carnosità.





sabato 8 agosto 2020

CHI NON CONTIENE SAPORI E SUONI PRIMORDIALI












Arroganti ingordigie di chi non contiene sapori e suoni primordiali, deturpano agglomerati decadenti, accelerandone l'obliterazione.
Surclassandosi, enfatizzano di solitudine sfasata il movimento di segreti sibilanti, accentuano la negazione dell'incedere oscuro di strali simbolici che carpiscono sillabe in movimento.
Allineano impronte untuose all'interno di sinuositá sagaci ed intraprendenti.
Addentrandosi in stanze porose, riordinano papiri e barattoli di miele, aggiornano significati di geroglifici ormai sbiaditi, incrinando il tono delle voci che li declamano al vento.
Spesso, si soffermano su memorie stantie, per azzerare l'impatto d'arruffati sospiri e contusioni di fortuite indecenze.
Ma, spettinandosi , demarcano soltanto il soffio di sentimenti appagati, scansando l'avvento inarrestabile di sollievi liberi e rigogliosi.




venerdì 7 agosto 2020

BISBIGLI GOLOSI D'ALLUSIONI IMBANDITE








D'incantesmi tremuli ed evanescenti, s'invaghiscono bisbigli golosi d'allusioni, imbandite in modo  adulterato e contraffatto.
Annusano paradossi emotivi, come impazienti umori, che provochino brividi minuscoli sulla superficie di sospiri trattenuti ma insolenti.
Si radunano, solitari e taciturni, alla mercè di penombre volteggianti, scomodando interferenze di passioni, centellinate all'ombra di querce vestite d'antica voluttá.
Incapaci di contenere eccessi tumultuosi, si limitano ad intorpidire il talento di giochi corposi, smodatamente rumoreggianti, e di coreografie stonate, sdoppiando la pattuglia d'immagini evocative, ingrigite sotto sillabe incoerenti.
Avulsi da giacigli accoglienti, migrano sintonie madide di sapori inebrianti, per far posto a vaporosi rivoli d'avvolgenti vertigini, emanate dall'icona che sovrasta il decorrere del tempo.




mercoledì 5 agosto 2020

INGANNI INNOVATIVI








Al cospetto di scansioni del pensiero che si finge dormiente, mormorano inganni innovativi e baluginanti inquietudini fittizie.
Irrorano d'incredulitá sequele opache di contraddizioni irrisolte, traiettorie trapelate, percorse per inerzia, in un gioco che non prevede vincitori.
Si estenuano in svogliature madide, mostrando equinozi sfacciati, ed intrighi tramutati in gestualitá vaporose.
Plagiano musiche strascicate ma intraprendenti, scostano le ombre d'illusioni dissipandole in rantoli di stendardi ammainati.
Intonano paradigmi recisi, portatori d'intonazioni sottratte al moto perpetuo di eventi affastellati
Confondono vertigini osservandole da posizioni capovolte.




lunedì 3 agosto 2020

L'UMORE DELLE SCINTILLE










Attraente volteggio di segmenti slavati, eco frenetico di manovre impacciate, destinate ad impigliarsi in sinfonie bramose ma sottomesse, l'umore delle scintille sprigionate da sfibranti vertigini eccede la follia di visioni capovolte.
Satura vistosi anfratti di sospiri irrefrenabili, ne invade i lividi sinuosi, sotto la crosta molata dove si strascicano passi dislettici.
Nel teorema di gemiti cruciali, nasconde l'autenticitá di moine intarsiate d'emozione.
Percuote eccessi d'irrealtá spezzate, straripando agguati pungenti e dediche d'insulsa vanitá, mentre fili translucidi fluttuano in ondate d'ingenuo virtuosismo.
Aggancia rituali di digiti spregiudicati, per obliterare ogni remota transenna che proietti fotogrammi turbinosi.
Pigmenta collisioni che percuotono la superficie celeste e scandiscono strategie per evadere dal sistema solare.
Sospirando in cerca di sensazioni spurie, intrattiene gestualitá trafelate, racchiudendole in alture ironiche, proponendo inedia inconfessabile, e congelando inganni stolti, in deserti di silenzi metallici ed accovacciati.




sabato 1 agosto 2020

L'ALFABETO DELLA NEBBIA






È l'alfabeto della nebbia che stempera gli istanti del vanesio concerto emotivo, nel suo contraltare ibernato.
Increspa i passi affrettati, presi in pegno dal vorticoso susseguirsi di sfumature scarlatte, e rugiadosi abbracci impressi contro l'indelebile patina, che soverchia l'affresco di silenzi elusi e vertigini prolungate.
Sbiadisce ogni motivazione, per espanderla oltre i segreti d'un vascello senza timone, percorre teoremi sconosciuti posando piume sui sassi di strapiombi avvelenati, segrega l'approdo di tentazioni insipide dietro un retrogusto spigoloso.
Solleva prismi tangibili ed emancipati, suggerendo, pensoso, suggestive evoluzioni.
Arroventa il muto abbandono di tralci annaspanti nel mosto violaceo di sentimenti contorti ed indisponenti.
Sconfina spesso nell'ellisse di metamorfosi scolpite nel ghiaccio contundente di sillabe pronunciate da clandestini impulsi cerebrali.
Coltiva sogni affannosi in molecole d'aria sfuggita all'incertezza di struggenti tributi e titubanti usanze gestuali.
Fende turgidi dibattiti con immobile vigore, levitando oltre il sigillo di logori pregiudizi ed assordanti cambiamenti di traiettoria.
Addomestica la goffaggine d'insalubri vapori con la fragranza dei rintocchi scaturiti, come sospiri, dalla risacca di momenti conturbati dal tormento dei sensi.