martedì 29 marzo 2022

RIMBALZANO GENIALITÀ CARACOLLANTI








Rimbalzano genialità caracollanti sui miti scavati dal decorso di ordigni latenti, che ridimensionano la maturitá di isteriche interiezioni.
Pronunciano elogi sbarazzini, arguendo che traiettorie sempreverdi raramente infrangono gestualità fugaci, ma sottolineano l'intransigenza di chi non sa assottigliare volute corpose e desideri inevasi.
In frazioni di stupori fangosi si dissociano sfumature oblique, marciamo illazioni roboanti.
Mossi da riottose inconsistenze, i versi pronunciati all'ombra di rituali rammendati a stento, raddolciscono stupore accoccolandosi nella stanza solitaria che sovrasta il precipizio dei sensi.



lunedì 21 marzo 2022

FERMENTA IN EMPIRISMI ISTERICI.








Fermenta in empirismi isterici, travisa subdole voragini, vagabonda raddolcendosi la lingua con afona pronuncia.
Sensuoso movimento ammantato di passionalità calibrate e rarefatte, scivola tra involucri rugiadosi che profumano di vanità fradice di passioni inusitate.
Quando muta di rotta, per intraprendere l'inerpicata allusione che sgretola paturnie e sinuosità indelicate, intravede guizzi di agognate arsure, placa costellazioni che s'abbassano per combaciare ondivagli pleniluni abbozzati al calar della sera. 


 

martedì 15 marzo 2022

IN SMANIOSO INCANTAMENTO








Repentinamente, chi si sbarazza di traiettorie ubriache e gestualità decadenti, enfatizza tambureggianti tonfi, replicandone tonalità aggressive.
Sfilaccia stinte banalità, mentre pondera e consuma taciti responsi.
S'inerpica oltre la dimensione di non-ritorno, aggredisce fiotti ammantati che trasudano impertinenza e geometrie arzigogolate, per non inciampare in sfumature arrovellate assottiglia il moto dei proprio passi.
In smanioso incantamento, amplifica gli squarci di esistenze sparpagliate, tanto insinuanti che non s'astengono dal frugare in cuori accalorati. 



giovedì 3 marzo 2022

AMMANTANO GEOMETRIE IMPAURITE.









Ammantano geometrie impaurite, assottigliate retoriche che inciampano nel soffio dell'incertezza.
Dileguano il silenzio innocente che si sprigiona dalla coltre dei periodici contrattempi, assottigliano lo scandalo con il quale vapori intraprendenti solleticano cataclismi ed incantamenti corposi.
Di rugiade suggellano inganni e silenzi incoerenti.
Dentro la sinfonia adirata dal vento rapace, celano sguardi ammiccanti, traiettorie ubriache e sfumature, ambigue come una bocca senza labbra.
Decadendo vertiginosamente, acuiscono il rimbombo della loro solitudine.