sabato 24 aprile 2021

CONCITATE FARSE D'INTONACI POSTICCI











Concitate farse d'intonaci posticci cadenzano virgulti rigogliosi, scardinano dimensioni immanenti, intonando cantilene dall'oscuro soppalco orlato d'irriverenza.
Snodano traslucide movenze di arcobaleni frantumati, disperdono chicchi d'istinto, graffiano l'arido terreno che agguati immaturi e sfibranti percuotono come ventose giunchiglie.
Elargiscono stridule interferenze, cardano densitá fatali al ritmo di frivolezze insipide.
Nel retrogusto delle emozioni, enfatizzano languori affusolati, lampi di sfumature suadenti, penombre ermetiche e luminarie sfuocate.
Circuiscono i disavanzi dell'intraprendenza.
Accorciano la distanza che separa da quegli ostentati stupori che s'abbarbicano su miraggi di bisbiglianti controluci.




  

martedì 20 aprile 2021

LE EMOZIONI SCALTRE.







Se plasmano, raggomitolandoli, scalpitii dimessi e subdole tonalitá di languore, le emozioni scaltre  s'arrampicano sul pendio di ritmi vociferanti, nel tentativo di eclissare tasselli capricciosi che collisioni di palpiti accalorati tambureggiano incessantemente.
L'oceano voglioso fomenta l'ebbrezza di sagome diafane, che rifrazioni abbaglianti insinuano nei flussi d'impatti anomali e presupponenti.
Rincorrono passi taglienti nello scenario selenico dove si distillano intimitá subliminali e ritagli di nebbia rovesciata.
Flettono brividi inarrestabili, disorientano pigmenti fascinosi, plasmi riflessi e sfumature di appartenenze suadenti.
Depredano la nascita di barcollanti attrazioni. 




giovedì 8 aprile 2021

OGNI EFFRAZIONE LABILE DISCONOSCE









Ogni effrazione labile disconosce gli impatti addomesticati che coinvolgono ricerche di anomalie evanescenti.
Accoglie i sentori vividi di tattilitá smaniose, rincorre il retrogusto subliminale, che, rimbalzi di nebbie sventagliate, disseminano sul palcoscenico adornato di sfere seleniche e sagome empiriche.
Innesta pigmenti flessuosi nell'iride di evoluzioni inarrestabili, estrae scansioni patinate dal corollario predatore, che, i passi del viandante perplesso, ammorbidiscono rabbrividendo.
Rinasce nel gheriglio intricato e svigorito, quando sopraggiunge il letargo della commozione irriverente. 
Sedimenta silenzi ed implorazioni sommesse, si cela nell'oblio abbarbicato che scuoia sospiri incantati, mentre tuonano sillabe incoerenti e trasecolano incanti capovolti.  




  

martedì 6 aprile 2021

LA PIOGGIA DEI CONTRATTEMPI





Diventa inchiostro la pioggia dei contrattempi, quando si smagliano le plasticitá dei gesti selvatici che percorrono i sentieri dell'ilaritá dissetante. 
Abbagliano d'ossigeno cromatico gli approcci sperduti da sentimenti girovaghi ed aritmici. 
Con movenze librate, straripano percosse scabrose ed implicazioni abnormi, quando s'accingono a sollevare deserti ammorbiditi dall'incidenza di preludi agrodolci evasi in un giorno scontento. 
Nello spessore di giochi mimetici, avanguardie di sospiri incontrano clandestinamente i sotterfugi di tripudi accarezzati, di cantici perplessi da dilemmi tortuosi e segregati.





lunedì 5 aprile 2021

ANNERISCONO TICCHETTANDO...










Anneriscono ticchettando, le sfumature tenui di espansioni musicali, incrementate da complicitá tacite e subdolamente arrendevoli. 
S'accalorano in vasche emotive, stemperano pensieri sinuosi, aggrappandosi ai barriti schioccanti di soliloqui indiscreti, madidi di sussurri smoderati.
Rovistano nell'armadio che custodisce istanti oblunghi, manciate di formulazioni che il plasma di affanni simbiotici rende indecifrabili, abbandonano convulsioni insolute tra andirivieni impigliati nel silenzio di sguardi esterrefatti. 
Sussurrano richiami citrini a geometrie venate di allusioni intellettuali, contribuiscono a sommosse irrefrenabili, scalpitando tonalitá reversibili e sonoritá avvizzite in controluce.