venerdì 31 luglio 2020

LE SPOLETTE TICCHETTANTI DEL LOGORIO PIOVANO











Annerite d'interferenze contorte ed incontenibili macchinazioni, le spolette ticchettanti del logorio piovano s'immergono in vertigini catalizzate da invasioni invereconde.
Solfeggiano densitá sensibili, stemperando oblii in sinuose tregue ed espansioni intraprendenti.
Sminuzzano madrigali per arcuare falangi di sogni gravitazionali, e colmare voragini con sfumature di frastuoni apocalittici.
Eclissano controluci eterni in elucubrazioni evanescenti, sospendono intermittenze, condensando i vapori che trapelano dall'immenso.
Silenziano le inconsistenze languide di soliloqui invadenti, per trascendere la sfuggenza di manciate d'istanti increspati e convulsi.
Alla ricerca di strapiombi venati di sussurri alieni, scivolano dal semicerchio aureo e sconfinano in dinamiche azzardate.







lunedì 27 luglio 2020

VANITÀ ESPRESSE CON L'ENFASI DEI SENSI










Avvolgenti e ritmate, le vanitá espresse con l'enfasi dei sensi, si lacerano al cospetto di girovaganti corde, intrecciate dalla provocazione cosmica per svelare torsioni ed agguati del destino.
Esfoliano tratteggiati itinerari, accesi nella penombra degli oblii.
Come reticenze violate da irresistibili riecheggi di solitudine, scivolano, in modo inconsistente, sul pavimento adorno di sapori, ed elucubrazioni disorientate da menti iperattive.
Indossano un distillato di sinuositá emotive, tramutamo le pastose cadenze di appartati ristori in fragili farse e lamenti soffocati.
Inventano riflessi ed accordi impropri, arando sedimenti sconclusionati, scandendo la migrazione dall'entroterra sconfinato, che si proietta su tracciati esausti.
Contemplano l'illusione di rigenerarsi nel giacilio dei sogni, ma, i miraggi che rannicchiano nelle pupille, s'intingono in magma di malinconia, smorzano il transito degli umori, sfoltiscono chiarori all'orizzonte, ed esaltano la crudeltá d'ogni bisbiglio stemperato nel sibilo del vento.






domenica 26 luglio 2020

INTRECCI DI PENSIERI ACUMINATI E COMPIACENTI









In sotterfugi regressi, deambulano intrecci di pensieri acuminati e compiacenti, ingordamente inarcandosi in anse spasmodiche, per disallineare orme sulla scena delle finzioni.
Vibrano quando discostano il vuoto che contengono, ma, ostentando acredine tossica, consegnano al tempo soltanto un tenue afflato d'appartenenza.
Inventano meteore in cieli iridescenti, dispiegano appigli di penombra, dilatandosi ansimanti nell'alitare di malinconici fermenti, inadeguati e stanchi.
Si sdraiano nei cardini emotivi, sciabolando spasmi incontenibili ed assiomi sfibranti, appagano sussurri, levigandoli con frastuono assordante, eppure sono totalmente disabili sull'intercapedine refrettaria, che innalzano come vertigine assopita da prevedibili movenze.
Mimetizzano l'avanguardia di concentrici tripudi, mentre radiazioni fioche ne sfumano gli elaborati amplessi.
Anche se alleggeriti dalla suggestione di diversitá, ammorbiditi nello squarcio di attese poco intransigenti, brulicano di panico ed inappetenti ronzii, svettano fragili, nel rifugio bollente d'attimi imprendibili sfuggiti alla ragione.





 

giovedì 23 luglio 2020

INSISTENZE PERIODICHE E LOGORANTI











Insistenze periodiche e logoranti, sfasano plasmate provocazioni, nel riverbero di sfide incendiarie che fluttuino, sospese su lame contundenti.
S'inerpicano sul decorso arido, dove precipitano devastazioni di smanie incontenibili.
Manomettono la ferocia di quesiti incalzanti, raccogliendo sospiri spigolosi emessi dagli scompigli fossilizzati di deserti sfumati all'orizzonte.
Scagliano proiettili e grida mordaci, in direzione di ruvidi disegni provocanti, che imbrattano trasparenze e svolazzi scarmigliati.
In vortici efferati, custodiscono miscele di sfumature ruvide ed ammalianti, fruscii di passi esausti e sbordate prospettive, che confondano processi cerebrali.
Dentro l'ereditá d'infiniti istanti di pulsione onirica, riascoltano ritornelli consumati, vagamente rassicuranti, ma impraticabili, quando ultrepassano i confini del tangibile.




mercoledì 22 luglio 2020

CI SI STROPICCIA FRAGOROSAMENTE










Ci si stropiccia fragorosamente, aspergendo amarezza su quel sentiero dove, nugoli di coriandoli tergiversanti, discostano realtá docili da torsioni e passionalitá roventi.
Rovesciando allusioni e caratteristiche acerbe, lievitano gli inganni, plagiano sussurri ed inteneriscono quei sapori, la cui fragilitá é sempre commuovente.
Dietro a veli eterei, che ipnotizzano inchiostrate intermittenze, assumono fattezze ardite, frammenti d'enfasi scavalcate dal decorso delle idee.
Ultrepassano, persuadenti, sussulti sommessi ed indicibili emozioni.
Sul fervido calore d'ammiccanti iridescenze boreali, dispiegano virgulti intrecciati e madidi, primizie boicottate dal susseguirsi d'enigmi contrastati ed affannosi.
Emblematicamente, cadenzate didascalie incorporee, collezionano lapilli di smodati virtuosismi ed assimmetriche ripercussioni di temerarietá.
Indissolte, corteggiano titubanti specchi per frizionare smarrimenti modulati.




martedì 21 luglio 2020

VIBRAZIONI D'INFIORATI RICHIAMI DI LEGGENDA











Si celano in depositi ermetici, le vibrazioni languide d'infiorati richiami di leggenda.
Respirano suggestioni che lambiscono madide cantilene, nel tentativo d'afferrare dardi smorzati da sguardi taciuti e poco incoraggianti.
Penetrano insenature d'anfratti lacerati, rivestendosi di brusii e sfumature, la cui labilitá disorienta.
Misurano le profonditá smarrite di gemiti abboccati, sommosse puntiformi ed inquietudini umettanti di nettare pastoso.
Blindano esasperati respiri profondi in cascate di passionalitá dialogata, intingono gramigna nei ritagli mentali, cunicoli che percorrono distanze immense senza invadere alcun territorio.
Emotivamente assorte in veli sgualciti, coltivano zolle cosmiche, la cui sembianza é accentuata da creazioni esaltanti e fratture incolmabili.
Ricordi di assoluzioni premature, e traiettorie scaturite da vitalitá smembrate, sconquassano abissi di consuetudini stantie, imprimendo brividi vorticosi, con pennellate scandite a ritmo frastornante, ad architettura tremula, il cui apice rantola sofismi verniciati su arabeschi di gemmate acquerugiole tortuose.




lunedì 20 luglio 2020

L'EVANESCENZA DI FASCINAZIONI CONTRAFFATTE











L'evanescenza di fascinazioni contraffatte s'appoggia su smorfie seriose e bisbigli demotivanti, stantii come fogliame in decomposizione.
Intarsia complici ingaggi, dispiega inabili penombre, assecondando orme inquiete invaghite d'imprudente vertigine.
Frantuma pantomime, la cui solitudine si specchia in laghi di lamenti prosciugati, insistendo ad interpretarsi su palcoscenici imputriditi.
Manipola languori sconfinati e dinamiche supposizioni.
Stremandosi, si concede sinuosi amalgami di sconcertanti ardori, scalpita ritmici silenzi, rotola, ingombrante, su sobbalzi e versi di smarrita parvenza.
Asperge sentimenti essicati, mentre sgaiattola fuori dal talamo turbinoso di onde contrastanti, per approdare in giaciglio colmo di allusioni effervescenti.
Fiacca elucubrazioni concave, bandisce appaganti effusioni, sigilla melliflue influenze in disquisizioni vellutate, ma soccombre, sempre, all'amarezza disallineata di conseutidini riverberate e circolari movenze di comete lungimiranti.





sabato 18 luglio 2020

L'ESTENUANTE SFILATA DI SCALPORI PASSEGGERI












L'estenuante sfilata di scalpori passeggeri, tremori idealizzati, sommosse taciturne, vicinanze altalenanti, trascende linee corrugate per saggiare contrasti d'impenetrabili preludi ed insistenti domande, interpretando voli immaginosi di luminose scie.
S'avvale di sfumata pretensione d'eternitá, per lucidare quisquiglie che inquinino la penombra della coscienza.
Identificandosi con soporiferi simbolismi e carature arrotondate, accosta silenzio al frastuono della mente, tramanda riti cangianti tra ghirigori di meditazioni senza fruscio.
Accompagna passi flautati in direzione di ambigue gradualitá legiferanti.
Afferma un lessico criptico di surrurri, trangugiati come bocconi amari, rincorrendo percussioni d'ondositá affettive, carezzando bitorzolute scorze di scoscese verbositá narcisistiche.
Intrica i fili della spontaneitá giocosa, annodando versi inciampati, nutrendosi di avvenenze inumidite che percorrano infauste profanitá d'ilaritá imbellettate e fascini simulati.
Sfoderano da gabbie voluminose strafalcioni trapelanti, coniano sgradevole oscuritá, impregnando, di artifici illanguiditi, l'ottica dell'usuale e confortante tinta del letargo accovacciato nel profondo.







venerdì 17 luglio 2020

MINUZIE VARIOPINTE









Di minuzie variopinte s'asfalteranno impalcature immense, dettagli d'astrazioni, coricate su palchi intrisi di sonnolenze evanescenti, corroboreranno concatenazioni sagge, sgretolando sagome e fruscii d'uggiose estraneitá.
Diseguaglianze, ritagliate e scandite in trattative barattate, evaporeranno sinuositá sommesse, rivolgendo intonazioni e portamenti ai barlumi taciti di eclissi intorpidite.
Languide imperfezioni percorreranno i cammini oblunghi di sguardi e gemiti indesiderati.
Ridimensionate loquacitá di ceselli cristallini smangeranno l'orlo malinconico del precipizio ombroso che mendica richiami del passato.
Accovacciandosi su distiche alternative, il manto, sedotto dagli equivoci sognati, partorirá essenza d'illusioni intraprendenti, inconsuete ebbrezze di accenni crogiolati, ammalierá misure plateali al cospetto di voluminose imprudenze ormeggiate in vaporose gravitazioni universali.



    

giovedì 16 luglio 2020

SOSPIRI DI VENTO SORPRENDENTE













Alveoli che respirano sospiri di sorprendente vento, sono ricettacoli di triturata materia cosmica, pulviscolo soffice, ghiotti equivoci d'inedia insipida e spaventata.
Cullano mormorii prodotti dal logorio di smarrimenti fermentati da secoli.
Con frasi smozzicate, aizzano la danza piovosa d'atmosfere ticchettanti, soffondono concatenazioni frondose, deturpandole con socchiusi sibili e diagnosi scomposte.
Debilitano istanti, palleggiandoli sotto-sopra in dilatate risacche di balzane idee.
Alla ricerca del nesso che congiunge disabilitá opposte, agognano di masticare quelle scintille incerte che celano meschine miserie e stantii olezzi.
Invece d'impegnarsi ad edificare solide costruzioni, incrinano mattoni, provocandone le crepe con pesanti insinuazioni.
Accoppiano discinte veritá e razzie ingarbugliate, annacquano sfumature di disarticolate essenze cerebrali.
Sciupano le regole di sfavillii eclatanti, con eccentrica sagacia, come chi intende catturare procaci sfizi invertendone l'ordine e travisandone la logica.





 

martedì 14 luglio 2020

POLPASTRELLI INQUISITORI











Polpastrelli inquisitori stimolano l'impertinenza di ornamenti affastellati, invaghiti d'eccezioni e smisurati contrattempi.
Come spruzzi di pigmento iridescente, molestano riverberi e delusioni sciabordanti.
Instaurano sofisticati meccanismi di repulsione, stillicidi sibillini esposti al ludibrio mentale, molestano desideri d'evasione e rinascite di fioriture disarmanti.
Verniciano cadenze di fiocchi arrotondati, mentre, esausti, corteggiano fragili fomenti di socchiuso degrado.
Offuscano illeggibili orpelli e tediosi ritmi di trasgressioni anacronistiche.
Imbottigliano distillati d'etere gravato da grumosa follia, che, pretese arguzie, alimentano e disseminano in quadrature voraci.
Per ingannare percorsi eccentrici, farneticano versi di metallo, annodano sintonie, scandendole con strafalcioni ombrosamente azzardati.
Irriverenti, si servono di sortilegi stravaganti, adulando gl'imbrogli di sommessi soliloqui, che riversano in estenuati pertugi di nullitá implumi ed arcani immensi.




lunedì 13 luglio 2020

SPARI DAL CERCHIO DISEGNATO NEL VENTO









Spari provenienti dal cerchio disegnato nel vento, se contengono qualche frode o vanteria, strepitano come scorticati esercizi di evocazioni emotive, evaporandosi presto in adagiata leggiadria.
Nell'indagine contemporanea, rivaleggiano con parodie ancorate a precoci letarghi e soffusi antidoti metafisici, inseguono subdoli indennizzi d'ipocrite perturbazioni.
Lampi strascicanti nell'oblio, avvinghiati a logiche argute, ingegnosamente imbellettate d'astrusi epiteti burleschi, si catapultano nel delirio, dove cercano d'esorcizzare modulazioni struggenti e creative eresie.
Veleggiano su echi intermittenti, che modulano in sordina, reminescenze mistiche di fermenti d'emozione, che fiabesce metafore intercalano al calar del sole.
Venerano con rancore bocconi trangugiati a stento, traslano ritratti di geometrie stentate nella dissolvenza approssimante, che passioni attraenti e lusinghe vagabonde tracciano sul selciato.
Per accendere simulacri d'avvenenza, s'abbagliano al crepuscolo, adescati inconsciamente in frullati di barlumi e volontá inconsistenti.






   

venerdì 10 luglio 2020

L'ATTESA DI ROBOANTI SFRIGOLII










Dai grovigli che la disciplina srotola su viali resi scivolosi da disavanzi sbadati e colpevoli dimenticanze, nasce l'attesa di roboanti sfrigolii, che, dopo essersi tuffati nel baratro cosmico, riemergano come sogni crepuscolari.
Versi imbronciati di camaleonti scorbutici, si propongono d'esibire ossessioni e vacuitá malvestite, che faticherebbero a farsi strada nel contesto appiccicoso d'improrogabili circostanze.
Scagliando vocabili sdentati, deturpano, con astio camuffato, l'involucro tenace d'indigeribili lamenti, ma non ne scalfiscono le armonie sinuose e le ritmate sintonie.
Nell'attinenza discostante che partoriscono, sollecitano essenze azzardate, passi scossi da iniziative traghettate.
S'identificano in drappi ondeggianti, appassionati d'astinenza e moti circolari.
Traboccano di ansie diafane, fraintendimenti fibrillanti e sementi prive di futura vitalitá.
Irriguardosamente, imboscano solitudini tracimanti, ne assaporano il gusto sgualcito, mentre si dilettano a carezzare respiri esalati contro vento.
Per moltiplicare disarmonie e blasfeme voracitá, impigliano, nell'equazione dei pretesti, vibrazioni accartocciate, primordiali impulsi ed aridi fenomeni di trasformismo esistenziale.





giovedì 9 luglio 2020

ASSENSI FANTASTICATI









Assensi fantasticati cavalcano a briglia sciolta nelle praterie sconfinate dell'inconscio.
Sagome aliene, che il profondo immaginoso dissolve dietro le quinte del palcoscenico, prima che affiorino  profonditá sfinite, che, con un salto smisurato, raggiungano approdi leggendari.
Il loro fiato dissestato smuove, arrogante, maldestre litanie, incatena nell'etere il ritratto ricalcato di molecole silenziose, ma estremamente irruenti.
Specchiandosi nel vuoto inconsistente di basite menzogne ed abbagli sotterrati, si tingono di percezioni sfrenate che adombrano l'estro di miraggi sorprendenti.
Contornano insenature idilliche e risvolti responsabili, declamando immaturi proclami ludici.
Evocano il luccichio del plancton capriccioso, suggerendo memorie esauste al discorso alato d'arterie discinte, sofferenze cianotiche e rigurgiti d'accalorati ardimenti.
Per addentrarsi nella dimora del proprio consenso, s'arrampicano su stordite impalcature anchilosate, rigurgitando sabbia devastano stuzzicanti richiami contrapposti, e, per smorzare il tenore di estasi iridate, succhiano dita che sanno di fiele.



  

mercoledì 8 luglio 2020

IRREQUIETE PEREGRINANTI RAPPRESENTAZIONI










Irrequiete peregrinanti rappresentazioni, venate d'incomprensione e sdegno, anche se racchiudono desinenze liriche, si servono di rarefatto mistero, per aggiungere eresia al ruolo adulatorio che assumono,
Smisurano spinte seriose, cesellano rituali sedati sulla fronte di crepuscoli catturati a stento.
Assestano trabalzi smisurati all'ombra di affanni contingenti ed innovative costrizioni.
Trasmigrano, blindandosi nell'elettricitá di cumuli illusori, credendosi irresistibili ai colpi bassi di reminescenze languide.
Gemono evocazioni sfrontate, quando sorseggiano mulinelli scorbutici di compromessi, ed infuriate gocce di pozione mistificatrice.
Nella luce che pervade confini scarmigliati, celano lacerazioni e frantumi abbaglianti di logiche invisibili.
Somatizzano scherzi stonati e distopie invasive nei dintorni incerti di dialettiche impersonali, pronunciate in nome di concetti arzigogolati, la cui deflagrazione ondeggia, maldestra, nel vuoto translucido di ogni sogno.





lunedì 6 luglio 2020

DETURPANTI INCHIOSTRI CHE L'OSTINAZIONE SPARGE










Deturpanti inchiostri, che l'ostinazione sparge su respiri amari, che la bocca incongrua ricama d'insensate faville e turbinii ancestrali, rendono alacre la rassegnazione di chi s'immerge nella vastitá delle proprie contraddizioni.
Senza ritegno né stupore, traccia linee inconsistenti, sparge coaguli d'essenza e distillati d'aura spuria, scolpisce, tra venature rosa, frasi accovacciate, grondanti di animositá delusa.
Per alimentare attimi di sconforto, ed assecondare il tintinnio di ninnoli affaticati, intrappolano in irriverenti danze, lacerazioni ch'infamano l'aggressivitá d'ogni movimento istintivo.
Ansimando, inseguono galassie alla deriva, squarciano onusti assilli di memorie, proiettano fremiti sparuti su impronte d'emotivitá indecisa.
Frantumano emozioni cristalline, interrompendo il ciacolare fragile di sospiri edulcorati per mantenerne la dinamica attiva.
Abbagliano di passioni crepuscolari esistenze frullate con barlumi di lusinghe avvenenti, accendono di lamenti le frasi aride pronunciate tra le anse del firmamento.




sabato 4 luglio 2020

SMAGLIANDO STRARIPANO SINUSOIDI EFFETTI











Smagliando straripano sinusoidi effetti dal cofanetto vellutato dove riposano sentimenti sgualciti ed accartocciati.
Rendono perspicaci gli accenni commediati di elementi gravosi ed uncinanti, tramutano appigli inerpicandoli su estremitá ingaggiate in descrizioni, tanto esorbitanti quanto l'accoppiamento degli antonimi tempestosi.
Con incipiente sillabazione, la misura della diagonale connessa a vociosi cipigli aromatici, avanza oltre la soglia di pensieri lacrimosi e torpori anestetizzanti.
Carezze impregnate di languore emotivo asportano effimeri effluvi di sospiri, imbibiscono sussulti altisonanti e laboriosi, discostano dagli ormeggi menzogneri alchimie d'ardori inaspettati.
Cosí s'affermano emozioni purpuree, visioni ammorbidite d'orizzonti sbriciolati.








mercoledì 1 luglio 2020

L'ARSURA DEI SOLCHI SCOLPITI NEI PENSIERI













L'arsura di solchi scolpiti nel guazzabuglio dei pensieri spesso trasborda, raggiunge proponimenti ed intenzioni, smarriti girovagando nell'inconscio, e li artiglia senza pietá.
Frantuma ogni istante di densitá anomala, si tuffa in oscure correnti ascensionali, produce surrogati silenzi, dai quali l'emotivitá rifugge impulsivamente.
Si lascia invadere da baluginanti sprazzi di tramortita metafisica, ma, poi, ritorna a rifugiarsi nella bacheca degli stratagemmi, dove si raggomitola come foglia decisa ad offrire resistenza al vento.
Con gravitá instabile, calpesta il brontolio della memoria, per inculcarle detriti e sofismi, che riflettano gli sguardi foschi di chi si contamina nella penombra.
Assottiglia il portamento che incaglia fatalitá decadute, sgarbatamente inibisce movenze, giá logore per l'assillo di frasi avventate e smagliature penetranti.
Infiocchetta dimore immaginate, profanandole con aromi di selvatico trambusto, su veli spiegazzati appoggia il divario narrato di echi labili e desolati.
Nel labirinto sottopelle, rievoca abitudini remote e linfa d'alberi immotivati, mentre il dubbio malfermo modula il ritmo delle sue chimere.