martedì 25 febbraio 2020

QUANDO LA TENEBRA S'INFITTISCE COME VIRUS...








Trascolorando la portata del sentimento, assumendo le sembianze profonde dell'oscuritá, anche se si é capaci di scrutare la trama, la si trasforma immancabilmente in un esercizio silenzioso e senza senso.
Ci s'addentra in espressioni strazianti e coerenti, portando all'eccesso la negazione di sé stessi.
Dagli scritti di chi venera il limine del buio e si sospende tra due mondi, come un sasso lanciato verso il tramonto, traspare desiderio, frustrato e sterile, di minute scintille stellari, confortate da inafferrabili fusioni di piacere.
Ma, il fallimento della notte nuziale, si tinge sempre dell'ombra inseguita dalla condizione umana.
Il dramma cosmico, disperatamente occulto, che l'uomo non smette mai di cercare, riassorbe la sua luce affievolita prima di rinchiudersi in suprema riconciliazione.
Invece di nascondere la vita dietro lapidi anonime di pietra grigia, o nell'erba coriacea e cespugliosa, ci si adoperi a commuoversi, inebriando immagini di pupille luccicanti, accennando sorrisi dissimulati d'emozione, inchinandosi all'eco sommessa ed indefinibile di poesie fiorite.
Si ricordi che, chi arde d'amore, non si scioglie come deperibile candela, ma dirada i limiti della mortalitá proprio quando la tenebra piú s'infittisce, nella risonante vibrazione dell'esistere.

giovedì 20 febbraio 2020

IL LINGUAGGIO DELLE NUVOLE








Osservando il rincorrersi di nuvole, che, prima di perdersi in un bacio intimo ed appassionato, disegnano geroglifici nel silenzio d'una faccia sbattuta che il mare vorrebbe insabbiare di follia, il sorriso soffoca su labbra restie ai colori tenui del cuscino vellutato, che la notte scaraventa contro raggi incandescenti.
La selvaggia sensazione d'esistere s'estende allora tra lenzuola di lino, ma tornerá presto a vestirsi del sapore d'onde dilatate, che sterminino il gusto delle cose ed i confini della mente.
Sulle frasi che rigano il cielo, si leggono le guerre dei popoli, le morti assordanti dei petali che respirano impazienza, il sonno di mondi smarriti tra stelle cadenti che avverino miracoli, é li che si proietta il destino di tutti noi.



martedì 11 febbraio 2020

INCOLLANDO FRAMMENTI DI NUVOLE...










Incollando frammenti di nuvole é possibile costruirsi un sorriso folgorante, ma, per distillare dalla pioggia tutti i colori dell'arcobaleno, non basta credere che le cicogne alberghino nell'isola persa dove s'ascolta la musica del vento e si prega il mare di leccarsi i baffi.
Se il blu arriva a tingere l'abito della gloria, nessun grido puó sovrapporsi al silenzio delle tristezze che maturano come grano immaginario in un prato costellato di stelle.
Ed allora, il profumo volgare del delirio, che scorre sugli odiosi binari che si vantano di poter sbiadire il tempo, confonde ogni sapore, nasconde ragioni e segreti di tante mani ormai stanche.
Troppo trasparente per confezionare abbracci in buste di carta, lo scultore ipersensibile incentiva di nervosa sofferenza la solitudine di aquiloni inebriati come fiori in contemplazione dell'aurora.
Ma, se gli arriva sulle labbra l'ebrezza d'un volo addormentato, immagazzinando fumo mentre altri seminano peccati, si traveste in un camice bianco che non s'insozzi nel polverone di idee ballerine e di favole plastificate.
Allo stesso modo, la memoria appaga l'umiditá della cella, e di tempeste scaltre che si proietta nella mente, non condonando la fuga dall'allegria, dalla voglia di schivare treni foreiri di dolore.
Eppure lascia soltanto il retrogusto acre di quei sogni dove si scherza per non cantare, si mangia farina per pregare, si fa sesso per non amare, e si corre tra ombre di tante emozioni, senza indossare alcun vestigio di saggezza, o appoggiarsi al bastone pungente della felicitá eterna.





mercoledì 5 febbraio 2020

RICORDI DI CARTA COLORATA










Ricordi di carta colorata, che un alito di vento disperde tra nuvole inconsistenti come baluardi di zucchero filato, emozioni infarinate e dipinte da mani insanguinate, preannunciano il gioco di chi, inebriato da parole intricate ed inquietanti, saltella ed allontana il talento della propria fantasia.
Partono per confini che delimitano i verdetti di sogni zelanti, recitano l'inerzia che accompagna l'allegria stantia di matite spuntate e sogni naufragati nei gorghi della malinconia, non aggiungono nulla al movimento d'una goccia di brina che aspetta il sole del mattino per lasciarsi evaporare.
I rumori della vita derivano dall'ipocrisia distratta di polveri sottili immagazzinate in gomitoli di cotone, destano sospetti soltanto in chi ripone ingegni nello sguardo incapace di sorridere a giocattoli amorfi, seduti pigramente sul davanzale delle margherite.