lunedì 27 luglio 2020

VANITÀ ESPRESSE CON L'ENFASI DEI SENSI










Avvolgenti e ritmate, le vanitá espresse con l'enfasi dei sensi, si lacerano al cospetto di girovaganti corde, intrecciate dalla provocazione cosmica per svelare torsioni ed agguati del destino.
Esfoliano tratteggiati itinerari, accesi nella penombra degli oblii.
Come reticenze violate da irresistibili riecheggi di solitudine, scivolano, in modo inconsistente, sul pavimento adorno di sapori, ed elucubrazioni disorientate da menti iperattive.
Indossano un distillato di sinuositá emotive, tramutamo le pastose cadenze di appartati ristori in fragili farse e lamenti soffocati.
Inventano riflessi ed accordi impropri, arando sedimenti sconclusionati, scandendo la migrazione dall'entroterra sconfinato, che si proietta su tracciati esausti.
Contemplano l'illusione di rigenerarsi nel giacilio dei sogni, ma, i miraggi che rannicchiano nelle pupille, s'intingono in magma di malinconia, smorzano il transito degli umori, sfoltiscono chiarori all'orizzonte, ed esaltano la crudeltá d'ogni bisbiglio stemperato nel sibilo del vento.






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