sabato 18 luglio 2020

L'ESTENUANTE SFILATA DI SCALPORI PASSEGGERI












L'estenuante sfilata di scalpori passeggeri, tremori idealizzati, sommosse taciturne, vicinanze altalenanti, trascende linee corrugate per saggiare contrasti d'impenetrabili preludi ed insistenti domande, interpretando voli immaginosi di luminose scie.
S'avvale di sfumata pretensione d'eternitá, per lucidare quisquiglie che inquinino la penombra della coscienza.
Identificandosi con soporiferi simbolismi e carature arrotondate, accosta silenzio al frastuono della mente, tramanda riti cangianti tra ghirigori di meditazioni senza fruscio.
Accompagna passi flautati in direzione di ambigue gradualitá legiferanti.
Afferma un lessico criptico di surrurri, trangugiati come bocconi amari, rincorrendo percussioni d'ondositá affettive, carezzando bitorzolute scorze di scoscese verbositá narcisistiche.
Intrica i fili della spontaneitá giocosa, annodando versi inciampati, nutrendosi di avvenenze inumidite che percorrano infauste profanitá d'ilaritá imbellettate e fascini simulati.
Sfoderano da gabbie voluminose strafalcioni trapelanti, coniano sgradevole oscuritá, impregnando, di artifici illanguiditi, l'ottica dell'usuale e confortante tinta del letargo accovacciato nel profondo.







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