mercoledì 30 settembre 2020

L'ECO DI SCORCI CROMATI







L'eco di scorci cromati che squillano attimi di presupponenza, in sinuosa movenza scandaglia la soglia incorporea d'intorpiditi rigurgiti di tristezza, prima d'adagiarsi soffice sul letto di prammatiche insinuazioni, levigando, dietro l'ombra di brividi assillati, la sequela di nitidi peduncoli nel crogiolo dei sogni nascenti.
Si schiera tra premiti e sospiri, emessi dal covo che, rilievi di luminosa anchilosaggine, decorano di sfumature gorgoglianti.
Tesse percezioni intrepite, alla ricerca di confini estranei al percorso prediletto dai suoni della lusinga.
Soppesa inconsistenti segmenti di virtú, per addestrarli al motto delle stelle.
Disperde, tra appendici di migrazioni trasparenti, gli approcci flebili, attraverso i quali, illogici ardori lusingano avvolgenti convogli di enfasi imprendibili.


  

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