venerdì 8 maggio 2020

IRRIVERENTI MORMORII DI BOCCHE ASSORTE











Irreverenti mormorii di bocche assorte inarcano la turbolenza dei pensieri, insistono, estenuanti, a soffermare l'alito emotivo, scompigliando l'alchimia di contrattempi e sotterfugi, ruvidi ma chiassosamente docili.
Scivolano assonanze seducenti tra brandelli imbalsamati, e gemiti dettati dal capriccio d'un intimo girotondo, finché il silenzio non annienta eloqui striduli, che vagano insinuando sussurri ed allusioni alla trasparenza indecentemente languida del magma passionale.
È su cerchi di fumo che si fissano pupille lucide, sfiorando la penombra, per perdersi in promesse esili come nevralgiche ebbrezze, mentre s'allontano barlumi alleggeriti da guizzi e sommesse intonazioni.
Svicolando dal cospetto di sapori mordenti e sinuosi, il profumo degli spasmi eccellenti socchiude suoni sublimi, rimarrá, per sempre, impresso sulla carta, cospargendola d'emotivitá gentile, contenuta ed elargita con nettare asprigno e densitá di sillabe iridescenti.





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