lunedì 15 giugno 2020

IL SAPORE ADDOMESTICATO DELLE ABITUDINI











Il sapore addomesticato d'abitudini incoraggiate con pulsioni elementari, finisce sempre per manifestarsi in sequele di smodata baldoria e vitalitá evanescente.
Approda in contesti consunti e decadenti, lasciando trapelare contradditoria determinazione, forse per abbellire l'aspetto di alibi fuorvianti.
Il palato che si decida ad apprezzarlo, si trastulla in fiotti d'iridescenti riccioli, che si rincorrono sul girotondo di aliti affannosi, sintetizzati applicando formule mordaci.
In assenza di respirazione, i dubbi che s'originano, gravitano modulandosi in realtá smagliate, e scostanti chimere malferme.
Zigzagando, convertono retrogusti itineranti in brividi di lucidezza guardinga.
Inaccessibile dedalo di concatenazioni astratte ed arcigne scorie di penombra, ambiguo s'atteggia come icona smisurata, che s'annidi nel rifugio di pensieri arruffati e sospettosi.
Sulla ribalta di presupposti incomprensibili, raramente é concesso soffermarsi per mostrare carburate gestualitá e peculiari elasticitá intellettuali.
Nell'ottica della quotidianeitá catalizzatrice, improvvisati chiarimenti ribaditi a forza d'illazioni,  costituiscono elementi abitudinari, facilitano l'epurazione di costellazioni scellerate, utilizzando sistematicamente la narcosi esistenziale.


   

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