lunedì 23 marzo 2020

LE REDENZIONI MENTONO ALLA NOSTALGIA









Le redenzioni, anche quando s'innamorano perdutamente delle lacrime d'alberi di gomma, rimangono in ascolto di passi frenetici e convulsi, mentre svaniscono stropicciandosi contro malinconie solitarie che rabbrividiscono prima d'addormentarsi per sempre.
Non dimenticano mai di perlustrare il nascondiglio delle risposte, che occhi fasulli depositano su schermi bianchi e duttili, dove monotone atmosfere perdono il loro giudizio.
Ultrepassano il gelo dei ricordi guardando lo specchio delle variabili d'un campo di fragole invaso da tempestosi papaveri, arrivati lí per soverchiare il volo di farfalle vestite d'aurora e silenzio.
Sanno sognare errori, gemiti atroci e baci senza fiato, senza scomporsi, incorniciando lentamente i quadri della vita e le opportunitá che rappresentano, assumendo virtú per conformare il cuore a verbi e colori di coraggiose trasparenze, illuminate di quei profumi sinceri che tutti riconoscono a distanza.
È setacciando la polvere del cielo, che scrivono misteri distorti, rinunciando ad esagerarli, ma ripromettendosi di mentire alla nostalgia, per smascherarne l'inutilitá.







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