lunedì 16 marzo 2020

GLI OCCHI DI CHI PARLA IN SILENZIO








Specchiandoci negli occhi di chi parla in silenzio, possiamo dimenticare il valore della distanza per camminare sulla scia di comete erranti, fermare il treno dei ricordi prima che la dinamica degli errori confonda attenzione e raziocinio, ascoltare i motivi della nebbia che risorge nella foresta quando si sente abbandonata dai profumi della notte.
Cosí, stringendo i pugni per carpire un'onda dal fondo del mare e disperdere sorrisi che sgorghino nel cuore delle montagne, i giorni trascorrono contromano, senza che nulla li possa alterare.
Disegnano ció che vogliono dimenticare, accarezzano il bisogno di sapere con dita estatiche ed imprevedibili quando scrivono il destino di chi, per non ascoltare, trattiene il fiato, raccontando frottole alle paure che lo stanno a guardare.



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