Se taciturne interferenze annodano, volteggiando, battiti di accalorate densitá e solitarie vertigini, penombre disconstanti trapelano per ritagliare incantesimi, e rubare malinconia ai respiri della notte.
Tratteggiano memorie complici, plagiando interferenze e spasimi che conturbano bollori estenuanti.
Tendono agguati a rarefatte circonvoluzioni di pensiero, incoraggiano impazienti sfumature che departano dal ritmico battito di emozioni sconfinate.
Traboccano d'illusioni incontrastate, su percezioni soffici depositano il soffio incalzante di talentosi tumulti e tutta l'ebbrezza d'eccessi accidentati.
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