Imprestandosi a vicenda tocchi e farse abbreviate, le singolarità immemori rigenerano la propria decadenza vaporosa, discostano sotterfugi, ammaliano sfumature riverberanti e smorfie di aliene emozioni.
Se dominano istinti e malcontento, plasmano vibrazioni che occhi impacciati trasmettono al limite del tempo.
Adagiano allora le scansioni della genialità, scavando tra rimbalzi di azioni irruente e discinte, accrescendo la fragilità di stagioni incolte, per sfoltire deroghe invaghite del potere mozionale.
Nessun commento:
Posta un commento