domenica 6 dicembre 2020

IL RIFLESSO DI SILLABE PRONUNCIATE SENZA VOCE










Si prodiga ad effondere sfumature di tepore, il riflesso di sillabe pronunciate senza voce, che attardano l'ambiguitá di presenze ruvide e singulti di fruscii speziati.
Boicotta ombre ibride, leviga esibizioni incastonate di carezze longeve, oblitera ogni impronta lasciata da certezze plagiate ed invadenti.
Tramuta in solchi inarrestabili l'andare malinconico d'istinti sbiaditi, sconquassati da ostentata emancipazione, ma segretamente in attesa d'assumere parvenze irreali.
Stuzzica il gestire d'eccentriche falde, sferzandole com pulsioni ancestrali, intraprende sagome di tremuli merletti, e le deposita al cospetto di velati flussi di dolcezza.
Scandisce accenti di mielata intraprendenza, rendendo contundente la rassegnazione di chi s'imbatte nel tracciato di voci sinuose e passi indecisi. 
Imbriglia manifestazioni d'aviditá latente.
Instiga vertici di certezze rivisitate, propugna vibrazioni dense, cospargendo effluvi di bruciante ossigeno arcobaleno.  




 

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