martedì 1 febbraio 2022

IL FRUSCIO LANGUIDO DI CINISMI PENETRANTI.








Sincopati versi di solitudine e malcontento, che tatuano desolazioni affaticate e riottose celebrazioni di alfabeti mesmerizzati, rammendano tracce d'incostanti frivolezze quando cospargono menzogne ed oblique speculazioni.
Ne derivano così laccate gocce incantatrici, flautati encomi d'inumidite complicità.
In attesa di complici rumorosi, si dilettano ad affannarsi scivolando su cortecce levigate da cambiamenti assidui, che, spesso, accompagnano bivacchi intrapresi tra un letargo e quello successivo.
È in diversità intransigenti che speculano la forzata debolezza dei sensi ed il fruscio languido di cinismi penetranti.



  

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